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Anime : Cosa sono?, Piccola descrizione

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roxipunk
view post Posted on 25/10/2009, 20:16




Anime :Animazione Giapponese

Con la parola Anime si intendono tutti quei "cartoni animati" originari in giappone.
Questo nome è un neologismo con cui in Giappone, a partire dalla fine degli anni settanta,incominciò ad indicare l'animazione ed i cartoni animati, fino ad allora chiamati "dōga eiga "

Le origini

Il principio della storia dell'animazione giapponese può farsi risalire già alla fine del periodo Edo, quando alcuni pittori presero a riprodurre dettagliatamente sequenze di movimenti, come nel caso delle danze orientali disegnate da Katsushika Hokusai, ed in Giappone comparve l'utsushie (写し絵, utsushie?), una sorta di variante della lanterna magica. Tuttavia, i veri pionieri dell'animazione giapponese, colpiti dalle prime opere occidentali arrivate nel Sol Levante, furono il pittore Seitaro Kitayama, ed i vignettisti Oten Shimokawa e Jun'ichi Kōchi.

Immagine da Saru to kani no kassen ("La sfida tra la scimmia e il granchio") di Seitaro Kitayama, 1917Basandosi su soggetti tradizionali, nel 1914 furono proprio loro ad iniziare a sperimentare, ognuno per conto proprio, delle tecniche di animazione rudimentali come, ad esempio, fotografare in sequenza disegni realizzati col gesso su una lavagna. Nel 1917, a pochi mesi l'uno dall'altro, furono presentati diversi filmati d'animazione frutto della loro fatica, all'epoca chiamati senga eiga (腺画 映画,, senga eiga? film di linee). Il primo a partire pare sia stato, nel 1916, Seitaro Kitayama con Saru to kani no kassen (サルとカニの合戦, Saru to kani no kassen?), prodotto dalla Nikkatsu Uzumasa, anche se ad essere proiettato per primo fu Imokawa Mukuzo genkanban no maki (芋川椋三玄関番の巻, Imokawa Mukuzo genkanban no maki?) di Oten Shimokawa nel marzo del 1917, seguito a maggio dall'opera di Kitayama e a giugno da Hanawa hekonai meitō no maki (塙凹内名刀之巻, Hanawa hekonai meitō no maki?) di Jun'ichi Kōchi, che introdusse per la prima volta l'uso delle sfumature di grigio per le ombre. Del 1918 è invece Momotarō (桃太郎, Momotarō?), ancora di Kitayama, proiettato con successo anche in Francia. Certamente da menzionare tra i pionieri pure Sanae Yamamoto, che nel 1925 realizzò il cortometraggio Ubasute yama (姥捨て山, Ubasute yama?), e Noburo Ofuji, autore nel 1927 di Kujira (くじら, Kujira?), realizzato con una tecnica innovativa che conferiva maggiore fluidità ai movimenti rispetto al passato, e primo senga eiga ad essere importato e distribuito in Unione Sovietica. In particolare, Ofuji utilizzò una tradizionale carta semitrasparente (千代紙,, chiyogami?) su cui disegnò le silhouette dei personaggi, con risultati di maggiore suggestione nelle trasparenze e nelle ombre.

Immagine da Chikara to onna no yo no naka ("Quello che conta al mondo sono la forza e le donne") di Kenzo Masaoka, 1932Nel 1932 vide quindi la luce la prima produzione con il sonoro parlato, Chikara to onna no yo no naka (力と女の世の中, Chikara to onna no yo no naka?) di Kenzo Masaoka, che però non reggeva ancora il confronto con le coeve produzioni americane. Proprio negli anni trenta, tuttavia, la politica espansionistica e nazionalista del Governo giapponese prese ad imporre uno stretto controllo sull'industria cinematografica e, conseguentemente, anche la produzione di animazione, caratterizzata da una cronica carenza di fondi, venne incoraggiata e finanziata soprattutto come strumento di propaganda e valorizzazione della cultura nipponica. E così il primo lungometraggio animato giapponese, Momotarō umi no shinpei (桃太郎 海の神兵, Momotarō umi no shinpei?) di Mitsuyo Seo, venne prodotto nel 1943 con fondi della Marina imperiale per raccontare la storia patriottica di Momotaro, che con il suo esercito di animali antropomorfi pone sotto assedio e conquista una base navale nemica in Nuova Guinea. Complessivamente, tra il 1917 ed il 1945 furono realizzati almeno 400 filmati d'animazione, dei quali, tra terremoti, bombardamenti e censura governativa, è rimasto ben poco

Generi e sottogeneri

Gli anime, come detto, vengono catalogati in numerosi generi e sottogeneri, così come avviene per i manga, a seconda delle tematiche trattate e del pubblico cui sono destinati.In base al criterio demografico (o "esterno"), in particolare, si distinguono, a prescindere dall'argomento trattato dal soggetto, le seguenti tipologie di massima:

Kodomo - per bambini fino ai 10 anni;
Shōjo - per ragazze dai 10 anni fino alla maggiore età;
Shōnen - per ragazzi dai 10 anni fino alla maggiore età;
Seinen - per un pubblico maschile dai 18 anni in su;
Josei (o Rēdisu) - per un pubblico femminile dai 18 anni in su.
Evidentemente, poi, ciascun genere demografico privilegia determinati soggetti rispetto ad altri, per cui un anime che ad esempio tratti di fantascienza sarà più probabilmente uno shōnen che uno shōjo, e così via.

È quindi possibile individuare diverse categorie anche in base al soggetto, tuttavia questo tipo di distinzione può rivelarsi fuorviante, laddove spesso un anime può trattare al contempo tematiche differenti. Ancora, una categorizzazione per soggetto che sia esaustiva ed univoca non è riscontrabile nella letteratura in materia, e comunque essa trova accreditamento spesso e volentieri più presso il pubblico che da parte degli autori. Ad ogni modo, volendo procedere per completezza ad un'indicazione di massima delle varie categorie di anime individuate secondo un criterio tematico (o "interno"), nell'ambito dei generi demografici sopra detti si può distinguere tra i seguenti sottogeneri:

Kodomo
Aniparo - parodie di altri anime, spesso in stile super-deformed;
Fantasī - storie fantastiche e fantasy;
Shōjo - Josei
Mahō shōjo - storie con protagoniste dotate di poteri magici;
Shōjo-ai - storie d'amore tra ragazze;
Shōnen-ai - storie d'amore tra ragazzi;
Ren'ai - storie d'amore;
Romakome - commedie romantiche;
Shōnen - Seinen
SF - storie di fantascienza;
Mecha - storie di fantascienza incentrate sui robot;
Spokon - storie sportive;
Meitantei - storie poliziesche;
Fantasī - storie fantastiche e fantasy;
Seinen - Josei
Gekiga - storie drammatiche;
Gore, Kyōfu o Horā - storie violente, del terrore o dell'orrore;
Suriraa - storie di suspense e azione (gialli);
Hentai - storie a carattere pornografico;
Ecchi - storie a carattere erotico;
Yaoi - erotismo/pornografia omosessuale maschile;
Yuri - erotismo/pornografia omosessuale femminile;
Lolicon - erotismo/pornografia adolescenziale femminile;
Shotacon - erotismo/pornografia adolescenziale maschile.

Ecco qua una piccola presentazione per entrare in questo magico mondo
vi aspetto numerosi

P.S: al più presto aggiornerò ^^
 
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~Fé__ReLaTiVaMeNtExVeRsA«
view post Posted on 25/10/2009, 21:02




Oddio non sapevo che Yuri era quello O__O'' conosco un personaggio di un anime che si chiama così.. ma forse ci sta anche bene, perchè non era tanto come posso dire.. non era tanto etero XD
 
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roxipunk
view post Posted on 25/10/2009, 21:06




No il nome del personaggio nn centra tranquilla!!
Cmq io e la Piccola Kana adoriamo l'ho yaoi,
ok mi preparo a essere bannata xD
 
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~Fé__ReLaTiVaMeNtExVeRsA«
view post Posted on 25/10/2009, 21:15




beneee! sei molto normale XD ahah
Sisi se che il nome non c'entra niente ma secondo me per fare il personaggio hanno fatto qualche legame strano con il tipo di manga O_ non so se hai presente Suzumyia?
 
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3 replies since 25/10/2009, 20:16   220 views
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